martedì 26 novembre 2013

Quanti di voi sfruttano AndriaApp???


AndriaApp è una iniziativa realizzata dal Comune di Andria. 
"AndriaApp" è la prima app per smartphone e tablet utile, nonchè indispensabile, per la promozione della propria attività nella città di Andria. L'applicazione è stata innanzitutto realizzati per i turisti, tuttavia gran parte degli utenti sono gli stessi cittadini andriesi.
La App presenta numerosi attività legate al turismo, realizzando delle schede specifiche rivolte agli eventi e agli ambienti culturali che coinvolgono la nostra città, e info utili (indirizzi di emergenza o semplicemente i mezzi e gli orari di trasporto)
Tuttavia la stessa permette anche alle numerose attività commerciali, presenti nel territorio di espandere la propria visibilità, valorizzando il territorio e il proprio bacino di utenza. Infatti oltre alle sezioni innanzi citate ci sono delle apposite sezioni dedicate al alloggio, alla ristorazione, allo shopping e al tempo libero. Gli operatori iscritti al sistema potranno quindi descrivere la loro attività con testi ed immagini, oltre alla possibilità di disporre GRATUITAMENTE di validi strumenti di promozione... 

In definitiva, AndriaApp è un sistema integrato di promozione turistica, culturale ed economica del territorio, fruibile interamente attraverso una app, e non solo.
Prendervi parte è totalmente gratuito. Per partecipare è necessario essere un operatore turistico, del tempo libero od essere un operatore commerciale appartenente a specifici settori. Tutte queste devono necessariamente essere esercitate sul territorio di Andria. 
Vista questa notevole opportunità , ci si chiede, come mai le attività presenti sono ancora cosi poche???

Incrementare il business tramite la COGESTIONE....

Gran parte delle imprese italiana vengono definite standard. Tuttavia è possibile rendere un impresa molto più efficiente tramite la cogestione, ovvero un modello d'impresa che prevede la partecipazione attiva dei lavoratori nei processi decisionali della propria azienda. Questa sistema d'impresa molto sviluppato in Giappone (vedi la Toyota) prevede una partecipazione attiva dei dipendenti che in orari extra lavorativi si incontrano per ideare una proposta da sottoporre all'organo amministrativo (si pensi ad un gruppo di operai industriali che comunicano all'amministrazione una sistema di produzione che renda il loro lavoro più veloce e più efficiente , oppure a dei commessi che conoscendo il proprio mercato di riferimento, segnalino gli acquisti o le modalità di vendita più corrette per l'azienda). 

In Italia , il sistema di cogestione esiste dal 2003, anche se non è mai stato utilizzato per
realizzare forme di compartecipazione dei lavoratori alla crescita dell’impresa. Il motivo è legato al fatto che in Italia si punta alla massimizzazione del profitto, specie nel caso di grandi aziende. 

Anche se in Italia ci sono azienda propense alla collaborazione di "alcuni" operai/impiegati, non si può parlare di cogestione. La stessa infatti attribuisce a tutti i lavoratori alcuni "diritti di governabilità", attribuendo quindi meno potere ai soci, e più ai lavoratori. Ciò in quanto anche i lavoratori dovranno supportare parte del rischio d’impresa, sia pure in modi diversi rispetto al rischio dei soci.

In molti tuttavia si chiedono dove sia il potenziale della cogestione. Ebbene, solitamente nei nostri schemi economici i dipendenti vengono visti come costi fissi, in cui il compenso loro attribuito viene disciplinato solo ed esclusivamente dal contratto. Ciò in una economia fiorente, o per lo meno stabile, risulta essere vero. Tuttavia oggi non è più così, in quanto si notano sempre più spesso aziende che chiudono, o che versano in periodi di elevata difficoltà, portando degli introiti in meno anche ai dipendenti. Gli stessi vengono visti come l'ultimo tassello della piramide aziendale, la quale deve solo sopportare ed eseguire le decisioni prese dal vertice. Con un modello di cogestione, ciò viene meno, in quanto la forza lavoro viene posta al centro del percorso decisionale, generando anche enormi surplus, in quanto il dipendente si sente parte integrante dei successi e degli insuccessi aziendali.

E' chiaro che questo sistema potrebbe anche non produrre i risultati sperati, tuttavia, molte volte risulta essere utile, in quanto realizza un sistema di incentivo che potrebbe garantire notevoli vantaggi...

lunedì 18 novembre 2013

Come fare Business con una Start Up..

Come già indicatovi nei precedenti articoli, gli ultimi anni hanno visto moltissime un elevato numero di start up presenti nel nostro mercato. Gran parte di queste però, pur realizzando dei sistemi innovativi, non riescono a resistere al mercato perché non dispongono di validi metodi di business. In realtà i mercati nazionale ed internazionali hanno visto elevate molte formule "diverse" di far business... Ad esempio....
1. Il più noto metodo di commercializzazione on-line riguarda l'e-commerce. Tuttavia anche qui si è previsto un metodo innovativo di commercializzare. Sinora per acquistare on-line dovevi esclusivamente digitare il sito internet ed effettuare i vari acquisti... Oggi no, infatti basta lanciare una ricerca di mercato su un prodotto, come ad esempio "occhiali da sole" per ottenere i link che trattano quel prodotto. Gli utenti non arrivano sul sito solo direttamente ma anche, e sopratutto utilizzando i canali di ricerca forniti dal web. E' importante quindi  innanzitutto creare un valido sito web, facile da utilizzare, compatibile con i vari tipi di browser e dai tempi di caricamento rapidi. E' chiaro che i contenuti del tuo indirizzo web devono essere interessanti, tanto da poter realizzare un brand personalizzato con il quale gli utenti saranno ben lieti di acquistare il tuo prodotto.Oggi sul web è di importanza vitale può essere l'utilizzo dei "SEO" e dei social network... Quindi non dimenticarti di questi due articoli, anche perché da qualche giorno è possibile anche acquistare il prodotto tramite Facebook. Al momento questo canale non sta generando notevoli risultati, ma il futuro porta in quella direzione... 
2. Sino a poco tempo fa per usufruire di un qualsiasi software bisognava utilizzare una licenza d'uso acquistando Cd-rom e installandolo sul proprio PC. Oggi tutti sappiamo che non c'è più bisogno di questo procedimenti, il che ha ridotto i costi e ha incrementato la diffusione degli stessi. Un metodo di commercializzazione che sta prendendo sempre più piede nel mercato web è il modello SaaS (Software as a Service). La strategia è basata sulla strategia di prezzo con la quale le aziende offrono i propri software con la formula FREE + PREMIUM. In poche parole l’azienda offre agli utenti il proprio proprio software, in versioni base, gratuitamente, richiedendo un pagamento per attivare la versione Premium che ha funzioni maggiori. Uno dei più noti marchi che ha usufruito di questo sistema è stato DROPBOX. Oggi anche social network come LinkedIn o Viadeo utilizzano questa tipo di strategia..
3. Il mercato delle mobile app è in costante ascesa (ad oggi sono presenti più di 1milione di app. Come fare business con le app? Niente di più semplice... Agli utenti che scaricano l'applicazione (sopratutto i giochi) viene offerto un servizio gratuito fino al raggiungimento di una soglia. Dopo tale soglia il servizio diventa a pagamento. Immaginate ora gli utenti che hanno sul proprio smartphone o table WHATSAPP... Altre App che non usano questo  tipo di sistema invece sfruttano traggono i propri frutti da tre tipi di canali: 



    • Pubblicità, avrete notato che gran parte dei giochi presentano dei banner sul vs schermo, posizionati a 2-3 mm dal tasto "Play"...
    • Transazione, utilizzato in e-commerce con il quale il gestore della app guadagna una percentuale per ogni transazione effettuata tramite l'applicazione
    • App a pagamento, è il canale meno redditizio vista l'elevata presenza di applicazioni gratuite sul mercato

4. La pubblicità con Google Adsense è una delle tipologie più presenti nel mercato, specie se hai un siti in costante aggiornamentoGoogle Adsense è un sistema realizzato dagli stessi fondatori di Google con i quali la tua pagina viene seguita dai cookie. Vi è mai capitato di visitare un sito, ad esempio di auto, e che nel corso della vostra navigazione vi veniva proposta sempre la pubblicità di quell'auto? Ecco quello è Google Adsense. I canali di pagamento per le aziende che espongono tali banner possono essere diversi, ovvero possono essere legati semplicemente alla presenza del banner, o alle visualizzazioni ottenute o ai click avvenuti sui vari banner.

5. Vi siete mai chiesti come fanno a guadagnare siti come Facebook o Twitter?? Semplicemente con l'ausilio di contributi volontari... Chiaramente, chiunque segue questi siti può notare come spesso sono presenti anche servizi a pagamento (ad esemprio se hai una fan page spesso ti viene proposto "espandi il tuo pubblico" o "promuovi la pagina" etc... ) o banner pubblicitari (spesso indirizzati all'argomento trattato) etc... Questa tipologia di finanziamento caratterizza gran parte dei software in Open Source come GO. 

6. Un modello di business che negli ultimi tempi ha riscontrato un enorme successo è definito "Two-sided Marketplaces". Lo stesso vede il gestore come l'intermediario che semplifica le operazione tra compratore e venditore sul web. Questo canale seppur prevede un doppio lavoro per il gestore, in quanto deve contattare sia la parte venditrice che quella acquirente. Un noto esempio dimostratore della validità dello stesso può riguardare il caso Ebay.


E-commerce... Quali settori hanno maggior successo...

Come già anticipatovi negli ultimi tempi l’E-Commerce sta diventando una grandiosa opportunità, per le Micro e Piccole imprese italiane. Negli ultimi tempi si sono registrati aumenti pari a circa il 20%, realizzando un aumento di fatturato che supera gli 11milioni di euro. Gran parte del successo è dovuto allo sviluppo del Smartphone e del Mobile in genere. Infatti negli ultimi anni le transazioni effettuate con tali dispositive si sono quasi triplicate. 
Nonostante il costante aumento di questo mercato, ci sono ancora alcuni ostacoli da superare. Per motivi culturali, organizzativi o logistici l'e-commerce non ha potuto ancora svilupparsi completamente, esprimendo tutto il suo potenziale. I settori che hanno ricevuto maggior successo sono il turismo, l'abbigliamento e l'hi-tech. Gran parte delle transazioni sono basate sull'import-export , generando una crescita pari a circa il 30% delle transazioni estere. Di queste gran parte riguardano il turismo, seguito a ruota dall'abbigliamento.
Gli altri settori seppur in crescita non hanno ancora dato segnali importanti. Per li stessi quindi è indispensabile pianificare una valida strategia di marketing che possa concentrarsi sulla realizzazione di promozioni classiche, come coupon, sconti. Tuttavia stanno riscuotendo maggior successo le tecnologie di marketing "innovativo". Ad esempio concorsi a premi sui propri siti che inducano a fornire dei voucher o dei semplici premi ai vincitori, o realizzazioni di veri e propri stock out telematici....


Dott. Pugliese Nicola

venerdì 15 novembre 2013

Come essere innovativi nel commercio al dettaglio????

Essere innovativi nel commercio al dettaglio è sempre più complicato. Gran parte delle attività esistenti sono "paralizzate" dalla riduzione dei consumi. Molti retailer quindi cercano di concentrarsi su strategie di sopravvivenza, complesse e spesso poco efficaci, vista la costante evoluzione dei mercati. 

Tuttavia molti casi dimostrano che l’innovazione può dare ancora risultati di successo, specie se è mirata e focalizzata sulle aspettative dei clienti. Lo studio del mercato Retail ci dimostra che, specie negli ultimi tempi il miglior modo di commercializzare è basato sull'utilizzo del canale web. Ma non è l'unico. Ecco alcune indicazioni : 
Negozio Digitale. Negli ultimi tempi sono sempre più numerosi i punti vendita che seppur classici offrono ai propri clienti la possibilità di acquistare la merce esposta all'interno e altre merce consultabile direttamente ed esclusivamente da internet, con l'ausilio dei social network. Ciò consente alle aziende di avere una vasta gamma di scelta, ma pochi costi di acquisto, in quanto la merce presente fisicamente e di gran lunga inferiore a quella esposta....
Circoli virtuosi. Gran parte dei dettaglianti oggi sono presente sul mondo del web, ma di questi pochi utilizzano le relazioni tra i vari investimenti (anche solo in termini di tempo) per incrementare la propria visibilità. Oggigiorno avere un profilo social non basta per rendere lo stesso una soluzione vincente. E' indispensabile infatti creare dei circoli virtuosi che aumentino la visibilità dello stesso sia fisicamente, che sul mondo del web, e sul mondo sempre più colmo dello smartphone...
Crowdtailing. Questo nome difficile da pronunciare e da scrivere, non è altro che un sistema per coinvolgere i propri clienti come partner per raccogliere idee, per promuovere il business. Ultimamente molti Retailer offrono ai propri clienti la possibilità di personalizzare i propri prodotti. Ma quanti di loro sfruttano le idee dei clienti??? Coinvolgerlo, anche retribuendolo con buoni sconto crea un legame unico e indissolubile con i propri clienti, in cui lo stesso ha la possiblità di "realizzare" un proprio brand personale. 
Servizi. Ormai la qualità dei prodotti è sempre più standardizzata. Come rendere il proprio punto vendita migliore in termini di qualità??? La risposta è molto semplice, basta offrire dei servizi collegati allo stesso così da avere un vero e proprio valore aggiunto. Alcuni esempi?? Mbè il più banale, nonchè più utilizzato è quello di bar con area wi-fi...
Collegamento storico. Vi siete mai chiesti se è possibile far parlare le proprie merci??? Mbè in realtà si... Ogni prodotto ci può mostrare la sua storia, la sua filosofia, il suo valore aggiunto, tanto da permettere un elevata fidelizzazione dei clienti... Ad esempio, tu che leggi, preferiresti acquistare un gelato entrando in un bar o da un carrettino dei gelati??? Io personalmente preferisco il carettino, in quanto riporta alla mente quel "ricordo" degli anni passati che tutti ricordano con molta nostalgia.... 
Essere sempre più veloci. Il tempo a disposizione è una risorsa sempre più scarsa. Un cliente odia le attese. Immaginate quando voi vi trovate in una coda, siete gli ultimi, e dovete attendere 10 clienti con carrelli stracolmi di roba per acquistare un solo articolo. Spesso si chiede di poter saltare la coda, ma è bene sapere che non tutti hanno questo "coraggio", visti gli sguardi di quelli prima di te.... Ebbene gli ipermercati hanno risolto questi problemi con delle casse veloci o con dei lettori di codici a bare personalizzati. Cosa potrebbe fare un piccolo dettagliante????
Tecnologia.  Inventare un nuovo prodotto/servizio non è un’innovazione, a meno che lo stesso non renda un servizio in più alla società. Un piccolo punto vendita non ha bisogno di innovazioni tecnologiche "personalizzate", basta sfruttare le innovazioni già presenti per poter rendere un miglior servizio ai propri clienti. Alcuni esempi, ormai non più innovativi, potrebbero essere quelli di prevedere un canale di comunicazione con i propri clienti con l'ausilio dei social, con i quali il cliente può ordinare la propria spesa, può richiedere informazioni sui prezzi, etc.... 
Dar fiducia per aver fiducia. Spesso nei negozi al dettaglio il commesso utilizza il termine "fidati" per convincere il cliente a seguire le sue indicazioni. Vi siete mai posti la domanda, perchè dovrei fidarmi, se tu non ti fidi di me?? Una tendenza che si sta verificando da qualche anno in Europa è basata su un semplice concetto : "se vuoi fiducia devi darmi fiducia". Ciò non vuol dire che dovete lasciare le chiavi del negozio al cliente, o che deve uscire dal negozio per poi ripassare in un secondo momento a pagare. Offrire al cliente dei servizi aggiuntivi, o lasciarlo libero di muoversi ha un elevato valore aggiunto. Pensate ad un bar con tavolini, che ti richiede il pagamento già nel momento in cui ti viene servito il caffè. E pensate invece ad un bar che ti permette di collegarti alla propria rete internet. In quale dei due tornereste volentieri?

Basta con l'utilizzo dei Coupon o degli Sconti, non è quella la strategia giusta. La guerra al ribasso non porta da nessuna parte, o meglio porta solo al fallimento di tutti i commercianti, in quanto ce ne sarà sempre uno che venderà lo stesso prodotto ad un prezzo più basso del tuo....
E come disse Albert Einstein "Se non c'è un prezzo da pagare, allora non ha valore".


Nicola Pugliese.

Zenfeed.... Una grande Start Up "made in Italy"...

Zenfeed è un progetto nata dall'idea di un ingegnere informatico andriese con il quale ha voluto realizzare un news reader intelligente volto a sostituire Google Reader.

Con un interfaccia semplice da usare, in cui le notizie sono ordinate per importanza, seguendo gli interessi dell’utente.

I ragazzi del team di Zenfeed hanno una grande ambizione, diventare dei colossi mondiali. La Start up con l'ausilio dell'incubatore d'imprese "Luiss Enlabs", è stata protagonista dell’Investor Day , il 6 novembre.
Il suo Fondatore , Giuseppe Silvanocome già anticipato ha origini andriesi, si racconta a EconomyUp dicendo : "Zenfeed è il news reader intelligente che conosce gli interessi dell’utente”
La start up, nasce allo Startup Weekend di Bari nel 2012, all'interno della quale si è classificata al primo posto della competizione: “Con questa nostra prima vittoria abbiamo iniziato questa fantastica avventura. Prima di questo passo, il mondo delle start up e dell’impresa sembrava lontano, irrangiungibile. Per questo, è stato incredibile riuscire a creare Zenfeed".
Quest'idea ha cambiato la vita dei fondatori e del team under 30. Giuseppe Silvano, laureato da pochi mesi, lavorava come freelance nel settore dell’informatica. Nel team hanno lavorato anche ex dipendenti di aziende e dottori di ricerca all’università.
“Siamo grandi lavoratori e siamo diventati grandi amici, felici di condividere gioie e

difficoltà di questa straordinaria avventura. Ci impegniamo al massimo e ci supportiamo a vicenda per riuscire a portare al successo la nostra idea”. L'obiettivo posto dai co-founder è sempre stato quello di far crescere Zenfeed fino a farlo diventare il primo news reader al mondo, realizzando un business solido, costruito sulla felicità degli utenti.

Dopo l'esperienza pugliese il team è stato accolto da Luiss Enlabs partecipando ad un programma di accelerazione per quattro mesi.
Quello di Zenfeed è un progetto molto ambizioso, che mira quasi a sostituire Google Reader. Per farlo, hanno investito circa 5mila euro a testa, anche se il vero investimento deve essere conteggiato nel tempo da loro dedicato (mesi e mesi di lavoro a guadagno zero in nome del nostro sogno).
Il progetto, o meglio il "sogno" era molto difficile da raccontare, tant'è che all'esterno ed in famiglia, si è solo capito che “siamo diventati ad un tratto imprenditori, che stiamo crescendo in fretta, e che stiamo lavorando a qualcosa che sarà utilizzato da milioni di persone in tutto il mondo”.

Articolo tratto da EconomyUp.it.

giovedì 14 novembre 2013

Artgiani sempre più digitali....

Negli ultimi tempi, oltre alle attività commerciali sono emersi nuovi membri che utilizzando i Social Network per la propria attività ; gli ARTIGIANI.

Internet ha rivoluzionato del tutto il modo di fare business di tutti i settori, compreso quello dell'artigianato da sempre collegato ad una visione "romantica" basata sulla realizzazione di arte. Infatti si nota come negli ultimi tempi anche gli artigiani siano stati inglobati dalle strategie di marketing 2.0 utilizzando le potenzialità offerte dal web e dai social network per contrastare la concorrenza.

Quali sono gli strumenti più utili, e quali
i più utilizzati?
Certo, oggigiorno avere una fanpage su Facebook è diventato un obbligo per tutte le PMI, in quanto lo stesso ti permette con l'ausilio di post, foto o semplici collegamenti di illustrare le proprie opere, le proprie modalità di lavoro o semplicemente per estendere la tua idea promozionale. Altri social network o siti web utili alla causa potrebbero essere Pinterest, una piattaforma che permette di condividere immagini e vendere oggetti di ogni tipo, oppure Etsy, un sito e-commerce dedicato a oggetti d’artigianato e/o vintage. 

Non possiamo di certo dimenticare due idee geniali "made in italy", utili per sposare l
a causa. La prima, e la più sviluppata è preventivi.it , un portale in cui gli artigiani possono offrire i propri preventivi ai potenziali clienti , la seconda invece è una ormai nota start up innovativa, spidly.com , che ha realizzato un
software automatizzato di gestione della propria fanpage. La seconda è un idea nata nel 2013 in continua ascesa, che ha risolto il problema di numerose aziende, le quali hanno da sempre voluto pubblicizzare la propria attività sui social network più noti, ma che ahimè, per motivi di tempo sono sempre restati esclusi dalla nuova frontiera del marketing.



Nicola Pugliese. 

mercoledì 13 novembre 2013

Missione Crescita... La Puglia si presenta a Lisbona...

 L'Europa organizza un nuovo incontro per rafforzare l'esportazione dei prodotti e dei servizi italiani all'estero. In particolare il 14 novembre scade l'opportunità di partecipare ad un importante evento di brokeraggio, in cui  verrà dato ampio lustro alle relazioni B2B con importanti realtà portoghesi, europee e non europee in genere.

Lo scopo della manifestazione è proprio quello di promuovere accordi commerciali, e di innovazione, tra le PMI italiane e quelle estere rafforzando la propria imponenza in determinati settori chiave per la crescita e lo sviluppo, quali : 
  • Economia del Mare (es: attività offshore come energia da vento, onde e maree; crociera; turismo nautico; pharma e biotecnologie)
  • Farmaceutica / Salute
  • Turismo
  • Componenti automotive
  • Componenti aeronautici
  • ICT
  • Agroalimentare
  • Carta e Pasta di carta
  • Centri Servizi condivisi
  • Altri
Gran parte delle opportunità presentate saranno rivolte alle PMI portoghesi, quindi di elevato interesse per tutte quelle aziende che puntano a:
  • raggiungere i mercati portoghesi ;
  • studiare le varie opportunità di affari e di investimento in Portogallo;
  • stabilire contatti transfrontalieri in genere.
Ad oggi i partecipanti candidati sono già 808 imprese provenienti da tutto il mondo, di cui 22 PMI italiane.


La partecipazione all'evento è gratuita

L'evento si predisporrà con le presenti scadenze:

  • 14 novembre: registrazione e inserimento del Company profile;
  • 8-18 novembre: selezione online degli incontri B2B
  • 28 novembre: Conferenza (14:00-18:00)
  • 29 novembre: Incontri B2B (10:15-12:30 / 14:00-18:30)

Consigli per le Start Up... Capitolo Pubbliche Relazioni...

Ogni start up , a seconda del proprio contenuto di novità e innovazione, ha un modo proprio per raccontarsi al mondo dei potenziali clienti...
Come mostrare la propria potenzialità è un asset strategico di crescita e affermazione del brand. Le nuove frontiere della comunicazione ci offrono numerose possibilità e strumenti per farlo, come ad esempio social network, blog, pubblicazioni giornalistiche etc....  Tuttavia molti volte questi canali non sono sufficienti, pertanto è necessario far ricorso ai canali media cd. "tradizionali". E' quindi importante delineare dei punti di estrema caratteristica per una buona Public Relations, eccone alcuni:
  • Bisogna essere Sintetici e Convincenti, cioè bisogna raccontare la propria storia in massimo 500 parole di testo scritte, o in 90 secondi di un servizio televisivo ;
  • Specializzrsi in un determinato settore, Diventando l’esperto e creandoti un proprio Personal Branding attraverso i social media ;
  • Arrivare sempre puntuale, programmando con largo anticipo la propria strategia di marketing;
  • Proporti continuamente , ma con serietà, infatti spesso si crede di aver fatto l'invenzione del secolo, e ciò potrebbe anche essere vero, tuttavia non tutti la pensano allo stesso modo, quindi attenzione ad insistere ma senza diventare assillanti (si rischia anche la denuncia per stalking... :) ) ; 
  • E' possibile mostrarsi al mondo senza spendere ingenti capitali, infatti Twitter, LinkedIn o anche lo stesso Facebook, può essere un valido strumento da utilizzare per individuare giornalisti, blogger e opinion leader interessati a raccontare la tua storia.
Ora invece vi indichiamo alcune cose su cui fare molta attenzione....
  • Non serve realizzare grandi eventi celebrativi... Una presentazione esageratainnanzitutto fa ricredere sull'investimento, in quanto si mostra un elevato "sperpero" di denaro, e inoltre confonde gli invitati, in quanto gli stessi penseranno più all'evento che al prodotto ;
  • Non essere "assillanti" nel proporsi, in quanto ricevere quotidianamente la stessa mail scoraggiare anche chi potenzialmente sarebbe interessato ;
  • Attenzione a scrivere le mail, in quanto le stesse non devono essere piene di errori grammaticali , o poste in maniera forma sgradevole (ad esempio copiando da testi diversi, ognuno con una formattazione differente), non bisogna porsi con eccessiva confidenza , o in genere scrivendo comunicazioni con troppi allegati o troppo pesanti (letteralmente parlando); 
  • nascondere le informazioni di contatto , in quanto se le stesse sono nascoste un potenziale cliente le ricerca solo se è veramente interessato, ed in ogni caso potrebbe perderci facilmente la pazienza ;
  • Restare con i piedi per terra, in quanto è inutile pensare di raggiungere grandi canali di diffusione utilizzando canali di marketing ridotti ; 
  •  E' importante comunicare uno "scoop" in quanto una  notizia dell’ultimo minuto, avrai maggiori rilevanza rispetto ad un articolo "vecchio" ;
  • Scegliere il momento giusto è di rilevante importanza per una Start Up. Eventi inaspettati possano compromettere il lancio di un prodotto/servizio, è quindi necessario documentarsi ampiamente sugli eventi in corso;
  • MAI concentrare il proprio messaggio su ciò che i potenziali concorrenti fanno o non fanno. E' bene ricordare che le StartUp spesso hanno bisogno di collaborare con i propri concorrenti, pertanto crearsi delle ostilita oltre che una mossa sbagliata e poco professionale ; 
  • Far trasparire un carattere "Open" , volto alla condivisione è giusto, tuttavia è bene ricordare che deve essere una mera forma di incentivazione, non un contratto formale in cui si da vita a delle vere e proprie partneship ; 
  • E' importante inoltre ricordare che la strategia di marketing deve essere anche una "filosofia di vita". Con ciò intendo che il programma "impostato" deve essere condiviso in pieno, in quanto una dichiarazione , o una frase inopportuna , a causa delle nuove tecnologie, diventa di facile diffusione.

Come si crea un Marchio Personale???? A cosa serve???

Il "marchio personale" , o meglio il personal branding, è un processo utile per commercializzare voi stessi.... 
A differenza delle solite strategie di marketing, ilsocial branding si lega alla persona, a quello che fa e a come lo fa.... Oggi giorno grazie ai numerosi social network, tra cui Facebook, LinkedIn, Twitter, il marchio personale è molto più semplice da distribuire e da comunicare....Trasparenza e autenticità sono il mezzo per sopravvivere e prosperare in questo nuovo regno digitale, ciò in quanto hanno reso i social media hanno messo tutti sullo stesso piano, permettendoci quindi di raggiungere risultati incredibili sfruttandone il potenziale.
Ecco alcuni punti fondamentali... :
  1. La chiave del successo non è basata solo su una idea rivoluzionaria, ma può essere basata semplicemente sulla vostra passioneSi tratta quindi di capire qual'è il lavoro che volete fare , definirne gli obiettivi, e creare un piano di sviluppo. E' chiaro che sia più vantaggioso scegliere un’area "innovativa" nella quale è possibile essere il migliore sia a livello individuale che di dominio ;
  2. Una volta individuato il settore di interesse, bisogna dar vita al marchio, con i
    "p
    ersonal branding toolkit", ovvero l’insieme dei materiali da utilizzare per mettere in mostra il vostro marchio. Solitamente ciò avviene con l'ausilio di biglietti da visita, curriculum, lettera di presentazione e referenze (indicando anche i vari link social), portfolio , blog o sito web, a seconda dei casi... Bisogna tener presente che sempre più spesso i Social Network vengono utilizzati per informarsi sulle attività, gli interessi e gli stili di vita di una persona, pertanto è utile promuoversi e farsi conoscere con l'ausilio dei propri profili LinkedIn (social network professionale, in cui si espone il proprio curriculum, lettera di presentazione, etc...) , Facebook (tutti hanno ormai un profilo facebook ma in pochi sfruttano questo potenziale. Per sfruttare facebook basta semplicemente inserire una foto "composta" di voi , da soli, evitando gesti poco simpatici o alcool o droghe varie. E' inoltre importante mantenere il proprio profilo libero al mondo , magari con qualche restrizione su tag e/o commenti degli amici più intimi), Twitter o Google+ (stesso ragionamento fatto per Facebook)Anche lo stile personale è di "vitale" importanza, ciò in quanto le foto pubblicate sui social network sono di dominio pubblico... E' bene non dimenticare l'importanza della mail, la quale è indispensabile per avere un approccio serio con il mondo professionale (consigliabile nome.cognome@gmail.com , in quanto potenzia la ricerca su google). Non guasterebbe, visto che è l'attrazione del momento un video curriculum in cui parlare di se stessi e del proprio marchio.
  3. Ora si passa alla comunicazione del marchio. Una volta deciso il proprio settore d'interesse e aver dislocato il materiale informativo bisogna
    comunicare/commercializzare il proprio prodotto/servizio. Un consiglio che posso darvi in merito potrebbe essere quello di non focalizzare la vostra attenzione solo su voi stessi... Anzi, un buon metodo di promozione potrebbe essere quello di raccogliere il parere degli altri (ha molto più valore del vostro parere), in quanto è bene ricordare che il passaparola è da sempre la più incisiva formula di marketing. Un altra consiglio potrebbe essere quello di iscriversi a newsletter o controllare le news dei vostri potenziali "concorrenti" e ad individuare le parole chiave per raffinare i parametri di ricerca su google, in quanto chiunque di noi è molto attiva su google, pertanto mostrarci in cima alla ricerca è un carattere determinante... Un altro modo per manifestarsi al mondo potrebbe essere anche quello di partecipare e magari anche parlare agli eventi attinenti ai vostri interessi, in modo da farvi notare e sfruttare lo stesso per lanciare il vostro marchio. Col tempo poi sarete in grado di realizzare un vostro evento. Non trascurate i vari canali media, in quanto il commento su un blog o su post/tweet o un articolo sulle testate giornalistiche è alla base di un'ottima strategia di marketing.
  4. Il marchio una volta realizzato e pubblicizzato va anche "mantenuto". Come farlo è semplice, basta semplicemente aggiornare i vostri profili social, seguendo quanto detto prima (un compito impegnativo ma semplice) e cercando le persone che parlano di voi o dei vostri articoli cosi da potergli rispondere e acquisire quindi un contatto...
Un esempio eclatante di Personal Brandig può essere quello del faccendiere"Pinuccio", che con la potenza dei social network è diventato un opinionista politico di grande successo... 

Basta un idea o semplicemente un progetto per creare il proprio Marchio Personale.... Gente da "sfruttare" per crescere ce nè, basta solo sceglierla con cura...



P.S. : se stai leggendo questo articolo vuol dire che stai sperimentando da te un altro caso di Personal Branding... Il mio...